Angelo Cortesi

I temi ambientali sono precocemente al centro della riflessione di Angelo Cortesi (Asola 1938-) che esordisce nella professione nel 1970 col progetto della prima villa al mondo in acciaio, alluminio e poliuretano espanso a Sovico (MI), definita dalla critica “la casa più leggera del mondo”, seguito dalla prima casa a riscaldamento solare in Sardegna, e dalla mostra “Natural-mente” per la XVIII Triennale di Milano del 1992, anticipatoria dei temi della Green Economy.

 

La sua carriera professionale si divide tra l’architettura (progettazione degli interni degli Aeroporti di Linate e Malpensa Nord, agenzie Alitalia in tutto il mondo, Education Center e Marketing Center di IBM, le sedi centrali di Ras e di Digital, gli edifici dell’Autodromo Nazionale di Monza), il design (progetti per WFM in Germania, Kartell, SADI, B&B Italia, IBM (USA), polaroid (UK), FIAM, Stilnovo, che gli valsero tre Compassi d’Oro, due per prodotti e uno alla carriera) e la comunicazione (cura numerose conferenze e mostre in Italia e in molti paesi del mondo incentrate sul tema del design italiano).

 

È stato protagonista di primo piano nel dibattito, non solo teorico, che prende forma negli anni Settanta sull’autonomia e il significato culturale e sociale del design, tanto da essere uno dei primi fondatori dell’ADI e uno dei cofondatori della Facoltà di Design presso il Politecnico di Milano.

Recependo questi fermenti intellettuali, nel 1987 l’ADI, di cui Angelo Cortesi è all’epoca presidente, sottoscrive il documento “Design Memorandum:dall'etica del progetto al progetto dell'etica”, esito di una serie di sessioni internazionali di lavoro svoltesi a Berlino Est e Mosca durante quell’anno, e sottoscritto da Martin Kelm, presidente Amt fur Industrielle Formgestaltung (Repubblica Democratica Tedesca), Tapio Perianien, Direttore della Finnish Society of Crfts and Design (Finlandia), Yuri Solokoviev, Presidente USSR Designers’ UnionFredrik Widhagen (Unione Sovietica), Direttore del National College of Art and Design (Norvegia); si tratta di un documento-manifesto internazionale originato dalla necessità di iniziare una sensibilizzazione critica sui temi del rapporto tra design, progetto, bisogni e etica, fecondo di studi nei decenni successivi.

 

Angelo Cortesi ha donato al CASVA il proprio archivio nel 2019.