Francesco Gnecchi Ruscone

Francesco Gnecchi – Ruscone (Milano, 1924) si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1949, dopo aver interrotto gli studi nel 1944 per partecipare alla Resistenza. Nello stesso anno è Segretario di Commissione al Congresso CIAM di Bergamo.
Nel biennio successivo vola a Londra dove lavora presso l'Architectural Association School of Architecture come assistente incaricato e presso l'Architects' Cooperative Partnership come progettista.

Nel 1951 è segretario tecnico della IX Triennale per cui cura l'allestimento della mostra sulla proporzione; dal 1951 al 1954, su incarico di Adriano Olivetti, dirige il Centro Studi
dell'U.N.R.R.A.- C.A.S.A.S a Roma per il quale coordina gli studi sulle “aree depresse” il cui obiettivo era realizzare progetti di ricostruzione e valorizzazione delle zone residenziali.
Tornato a Milano, nel 1954 Gnecchi-Ruscone apre uno studio con Giovanna Pericoli – cui si unisce poco dopo anche l'ingegner Giancarlo Polo. La collaborazione dura tre anni, durante i quali le commesse principali sono quelle legate all'edilizia sovvenzionata.
Dal 1962 al 1967, con due parentesi di insegnamento a Yale nel 1965 e poi ancora nel 1967, è assistente di Ernesto N. Rogers al Politecnico di Milano. Gnecchi-Ruscone instaura con Rogers uno scambio culturale e umano costante, improntato al rispetto reciproco e a una comune visione della professione architettonica e dell'insegnamento. Nel 1967 ottiene la cattedra di Elementi di Composizione, che mantiene fino al 1970.

Dalla fine degli anni Settanta ai primi anni degli anni Ottanta l'impegno di Gnecchi-Ruscone riguarda la promozione della cultura sportiva, diventando nel frattempo anche vicepresidente della Commissione Edilizia del Comune di Milano.
Gli anni Ottanta sono invece caratterizzati da committenze “eccellenti” e incarichi prestigiosi che vedono coinvolto Gnecchi-Ruscone non solo sul fronte italiano ma anche e soprattutto su quello estero e internazionale.
Negli anni Novanta ricopre la carica di vicepresidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano; nel 2000 fonda lo Studio Associato Equator Milano, sede italiana di un network di progettazione europeo di cui già l'architetto faceva parte personalmente da alcuni anni.
Nell'ambito di Equator progetta la risistemazione della piazza di Greco e realizza gli uffici della sede italiana della società americana Enron, in via Manzoni a Milano. Chiude lo studio professionale nel 2002, donandone l’archivio al CASVA.

La sua varia e multiforme attività professionale spazia dall’architettura all’urbanistica - edifici residenziali, per banche e uffici nonché i progetti urbanistici per Tel-Aviv, Novara, Genova,
Sammarcanda, Amman – dedicandosi anche in maniera significativa al restauro - Villa Chiericati a Schiavon e sede della Banca Agricola Commerciale di Reggio Emilia.
Indimenticabile le torri di controllo della pista prova pneumatici Pirelli a Lainate (1963 – 1968) e a Vizzola Ticino (1968 – 1970).