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Andrea Disertori (Firenze 9 maggio 1927 - ) è un personaggio poliedrico: è un architetto ma anche grafico (autore di oltre trenta ex-libris), illustratore (per conto di Mondadori, Ricordi, Ricciardi, Domus, De Vecchi e Touring Club), scenografo per cortometraggi pubblicitari e televisivi (partecipò ai primi esperimenti del settore presso la Fiera Campionaria di Milano nel 1951), pubblicista di libri e articoli di architettura, antiquariato, storia dell'arte e grafica.
Dopo essersi trasferito negli anni Trenta con la famiglia a Milano, Disertori si laurea in Architettura presso il Politecnico cittadino nel 1955. Qui è stato allievo di alcuni dei più importanti maestri della scena architettonica di quel periodo: Piero Portaluppi, Gio Ponti e Giovanni Muzio.
Con Muzio lavorò anche dopo la laurea, svolgendo per circa cinque anni (dal 1957 al 1962) il ruolo di collaboratore nel suo studio. È stato anche per un breve periodo assistente di Luciano Baldessari.
Al periodo universitario risale anche il progetto di un posto-tappa fluviale per pescatori e canottieri (1953) che lo introdusse all’interesse per il mondo della prefabbricazione edilizia, per cui pochi anni dopo diventerà consulente e progettista per la società Salvit di Milano.
Parallelamente all'attività svolta per la Salvit, Disertori inaugura la propria stagione di giovane progettista partecipando a diversi concorsi di architettura. Il debutto in questo campo è segnato dalla vittoria nel 1958 per la categoria delle case unifamiliari al concorso nazionale “Lago Maggiore”.
Il progetto, in collaborazione con Dario Carozzi e Aldo Colombo, era articolato in due proposte: una casetta unifamiliare (vincitrice della seconda sezione del concorso) e un edificio a torre d’appartamenti. A questo seguono poi altri concorsi in collaborazione con il collega milanese Dario Carozzi.
Nella sua attività professionale hanno avuto rilevanza il progetto per l'Istituto Professionale “Cesare Pesenti” di Bergamo (1959), per le Scuole a Campione d'Italia (1962), per il restauro e l'ampliamento della Biblioteca Negroni a Novara (1963) e per la scuola materna al quartiere San Rocco di Seregno (1966). A questi si affiancano i progetti per l’edilizia sovvenzionata – case popolari a Lucernate di Rho (1962-1963), disegnate per lo IACP di Milano, o case GESCAL a Trezzo sull'Adda (1966-1970) – e per l’edilizia privata - villa Piccoli a Tavernaro di Cagnola e la villa di viale dei Giardini a Salice Terme, pubblicate in “Casabella”. Numerosi sono anche i progetti in cui si ritrova lo spirito della tradizione costruttiva trentina, quali la chiesa parrocchiale di Tavernaro di Cagnola (1957-1966), o la casa Piccola nello stesso borgo (1961-1965).
Accanto all’attività progettuale è stato anche docente di prospettiva e architettura alla Scuola di Arti Applicate all'industria del Castello di Milano (1957-1959) poi alla Scuola degli Artefici dell'Accademia di Brera (1959-1970) e ha tenuto esercitazioni e lezioni presso l'Istituto di Disegno Generale della Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano (1964); è stato infine professore di prospettiva all'Accademia di Arti Applicate di Milano nella sezione Arredamento (1966-1971) e docente all'International College of Sciences and Arts (1992-1999).
L'archivio è stato donato al CASVA tra il 2009 e il 2011 ed è consultabile previo appuntamento.